…Quanno la luna se specchia dentro ar fontanone…

Mi metto a ruota dei recenti "post romani" con una piccola curiosità. Credo che per molti non romani (ma anche qualche romano…) il "fontanone" in questione faccia pensare subito alla celeberrima Fontana de’ Trevi…ed invece no…trattasi della Fontana Paola del Gianicolo, comunemente detta "fontanone" e portata di recente alla "ribalta" televisiva da uno spot, nonche’ teatro del tuffo di festeggiamento per l’allenatore dell’altra sponda calcistica romana (quella non "vendittiana", diciamo). Tornando a "Roma capoccia", è interessante che Antonello richiami in una delle sue canzoni "manifesto" questo monumento, perchè immediatamente il pensiero va alla sua Trastevere e al suo Folkstudio, dove tutto è cominciato…La canzone è stata scritta dall’autore a 14 anni ed è una cartolina immaginifica della Roma che voleva vivere attivamente ma dalla quale era in qualche modo tenuto lontano, da una famiglia molto austera ed apprensiva. Forse è proprio nel buio che si apprezza maggiormente la luce del sole.

foto e testo di Stefano "Solegemello"

La fontana del gianicolo

Più nota con la denominazione di «fontanone» la grande fontana del Gianicolo (via Garibaldi, in prossimità di piazza S. Pietro in Montorio) — imitazione di quella del Mosè in piazza S. Bernardo, ma quella gianicolense è assai più semplice ed elegante — venne realizzata per volontà di Paolo v Borghese, tra il 1608 e il 1612, da Giovanni Fontana con la collaborazione di Flaminio Ponzio, e costituisce la grande Mostra dell’Acqua Paola antica Traiana, proveniente dal lago di Bracciano.
L’edificio monumentale (tre ampie nicchie centrali fiancheggiate da due minori laterali, da ciascuna delle quali sgorgano fragorosamente abbondantissime acque che si versano nella sottostante enorme vasca di marmo), fu costruito in pietra tiburtina, tolta dalle rovine del Foro di Nerva. È ornato da sei colonne ioniche: quattro di granito rosso (già nella vecchia basilica di S. Pietro) e due laterali di granito bigio erette su basi molto alte, sui cui capitelli poggia l’architrave…

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3 Risposte a “”

  1. Io lo sapevo, ma hai fatto benissimo a ricordarlo… purtroppo ce n’è così di gente romana de roma che non sa un tubo della propria città…

    Michele

  2. si beh sono sicuro che tra i romani lo sanno in tanti…quasi tutti! Invece al di fuori la prima a cui si pensa forse è quella di trevi…

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