…ma Paolo e Francesca… 

 

Nella foto: Paolo e Francesca (1901), Previati, Gaetano (Ferrara 1852 – Lavagna, Genova 1920). 

Diversi mesi fa ho ricevuto un’email su una delle canzoni più note di Venditti e l’ho conservata in vista di un post su "Vendittando". Al di là dell’ingenuità della domanda in essa contenuta, penso che quanto segue possa essere interessante per chiarire meglio la nota citazione dantesca in "Ci vorrebbe un amico" e per rispolverare dai ricordi liceali il bellissimo canto di Paolo e Francesca…Buona lettura!

 

 

 

 

Ciao, 

 Sono una ragazza tedesca ma è da parecchi anni che sto imparando l’italiano.Ora un amico m’ha regalato un disco con vecchie canzoni italiane, bellissime. Tra di esse anche "Ci vorrebbe un amico" di Venditti, che certamente conoscevo già ma solo adesso stavo ascoltando per bene il testo. C’è una frase che non capisco bene e che sull’ internet ho trovato in diversi modi.

 “e se amor che nullo amato, amore, amore mio, perdona”

Sembra un verso di una vecchia poesia …e purtroppo non lo capisco.

Se tu potessi spiegarmelo, mi faresti proprio un regalo!

Mi sa che era proprio questa la frase che quasi un anno fa un italiano mi aveva “messaggiato” e che già allora non avevo capito. Ma lui non me l’ha più spiegato, stava per lasciarmi … 

Intanto grazie e saluti dalla Germania,

Sigrid

 

                                                    (…)

… Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende

prese costui de la bella persona

che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

  Amor, ch’a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor condusse noi ad una morte:

Caina attende chi a vita ci spense! …

(Divina commedia, V canto dell’Inferno)

 

Ciao, rispondo volentieri. Partiamo dal verso de “La Divina commedia” di Dante.

"Amor, ch’a nullo amato amar perdona" è un verso del canto V dell’Inferno, conosciuto anche come canto di Paolo e Francesca, dei Lussuriosi. Questo verso vuol dire: “Amore non esonera chi è amato dal riamare, all’amore si deve rispondere con l’amore.”

Antonello Venditti cambia questo verso in “e se – amor che nullo amato…-  amore, amore mio perdona”.

Per capire sono importanti quei puntini di sospensione. E’ come se Venditti accennasse il verso di Dante e poi tornasse nella canzone e alla sua storia d’amore. La citazione del grande Poeta è solo un attimo, è solo un pretesto.

Per quanto riguarda “Ci vorrebbe un amico”, io posso dare la mia interpretazione, ovviamente per essere sicuri bisognerebbe chiedere a Venditti stesso.

Dante parla dell’amore eterno, un amore perfetto, dell’amore in sé: chi è amato deve amare. Antonello riprende nella canzone il verso per dire che purtroppo questo non è sempre vero, molte volte l’amore non è ricambiato, oppure finisce, oppure si finisce per amare in modi diversi.

"Ci vorrebbe un amico" è la canzone del dolore, che Venditti scrive dopo aver perso il suo amore. Quando dice "amore amore illogico, amore disperato" si riferisce a quella condizione di innamorato che vorrebbe tenere a sè l’amata senza considerare i sentimenti dell’altra. Ci sono le scuse "-amore amore mio perdona- “ e quasi l’invito a ripartire da quell’amore così grande e puro di cui parla Dante. Nel verso precedente infatti dice "lo vedi sto piangendo ma io ti ho perdonato": sono pezzi della storia d’amore, errori commessi da una e dall’altra parte.

Una curiosità, Antonello ha studiato al Liceo Classico quindi ha ben presente Dante; cita infatti "Paolo e Francesca" anche in un’altra canzone, "Compagno di scuola", contenuta in “Lilly” del 1975, che consiglio di ascoltare: ”E la Divina Commedia, sempre più commedia  al punto che ancora oggi io non so  se Dante era un uomo libero, un fallito o un servo di partito. Ma Paolo e Francesca, quelli io me li ricordo bene  perché, ditemi, chi non si è mai innamorato  di quella del primo banco, la più carina, la più cretina,  cretino tu, che rideva sempre  proprio quando il tuo amore aveva le stesse parole,  gli stessi respiri del libro che leggevi di nascosto sotto il banco”.

Spero di aver dato un quadro, si accettano contributi!

Stefano "Solegemello"

Riporto il testo:

  

"Ci vorrebbe un amico" (Cuore, 1984)

Antonello Venditti

 

Stare insieme a te, è stata una partita,

va bene hai vinto tu, e tutto il resto è vita

ma se penso che l’amore è darsi tutto nel profondo

in questa nostra storia sono io che vado a fondo.

 

Ci vorrebbe un amico, per poterti dimenticare

ci vorrebbe un amico per dimenticare il male

ci vorrebbe un amico

qui per sempre al mio fianco

ci vorrebbe un amico nel dolore e nel rimpianto

 

Amore, amore illogico, amore disperato

lo vedi sto piangendo, ma io ti ho perdonato

e se “amor ch’a nullo amato…” amore, amore mio perdona

in questa notte fredda mi basta una parola

 

Ci vorrebbe un amico….

 

Vivere con te, è stata una partita

il gioco è stato duro comunque sia è finita

ma sarà la notte magica o forse l’emozione

io mi ritrovo solo davanti al tuo portone.

2 Risposte a “”

  1. Ciao, sempre bellissimi i tuoi commenti sulle canzoni di Antonello,ricordo che quando è uscita Compagno di scuola frequentavo le scuole serali e mentre commentavamo la Divina Commedia chiesi al prof. di italiano cosa se pensasse di Dante: uomo libero, fallito o servo di partito, il prof non conosceva la canzone ma abbiamo fatto una lezione stupenda su Dante e ….Paolo e Francesca chi non se li ricorda…. sono appena tornata dalle vacanze e ho visitato Gradara e fra i ricordi di scuola, i versi di Dante e le canzoni ai Antonello ho passato bellissime giornate.

    Ivana57

  2. Cara Ivana anche i tuoi commenti mi piacciono molto. Porti sempre delle testimonianze di vita così “vive” e vere . Grazie.

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