Perduti forse qui…

Oggi a Roma Antonello è salito sul tetto. Si, sul tetto della Facoltà di Architettura (la sede di Piazza Borghese) per manifestare solidarietà ai precari dell'Università in lotta. E allora come non ricordare la  sua storica canzone "Qui"?  Un saluto affettuoso a tutti i lettori di "Vendittando". Stefano

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QUI (Cuore, 1984)

Valle Giulia ancora brilla la luna
e Paola prende la mia mano

caduta per sbaglio sui nostri vent'anni
tesi come coltelli, come fratelli
perduti forse qui architettura
albe cinesi di seta indiana
sarà il profumo di questa città
sarà la musica che viene da lontano
sarà l'estate che brucia nelle vene
sarà il passato che ancorami appartiene
adesso tu sei qui abbandonata
come se non mi avessi mai lasciato
né mai tradito
sarà la musica che viene e va
sarà il profumo di questa città
sarà l'estate che spalanca le sue braccia
sui nostri corpi come fosse una minaccia
adesso adesso…
Sarà il profumo di questa città
sarà la musica che viene da lontano
sarà l'estate che spalanca le sue braccia
sui nostri corpi come fosse una minaccia
adesso siamo qui abbandonati
sui nostri ricordi dentro le mani
per sempre qui.
 

8 Risposte a “”

  1. Che cos'è che fa di una canzone un simbolo,un manifesto? Non lo sappiamo con precisione,perchè spesso ci sfugge l'essenza stessa della canzone,il suo o i suoi significati nascosti che solo l'autore conosce.Noi proviamo a capire,e chiudiamo gli occhi per farlo meglio,proviamo a immaginare,come in questo caso,lo scenario di lotta nel'68 a ValleGiulia,una lotta ben piu' violenta e articolata di quella dei nostri giorni.E l'immaginazione corre e scavalca,si colora,apre le orecchie alle voci di allora,gli occhi ai gesti."Qui" di Antonello Venditti non è solo una delle piu' belle canzoni del cantautore romano,è una delle piu' belle canzoni di tutti i tempi,bui e meno bui,confusi come quelli di oggi,incerti.Paola e l'amore,sono forse questo il centro,l'essenza di questa canzone?O il tradimento,la disillusione?O ancora la vita dei vent'anni,prepotente,che brucia nelle vene all'unisono con il profumo di una Roma accecata dall'estate che arriva? Non lo sappiamo,e sinceramente non ci importa di saperlo,ci basta lasciarci andare realmente abbandonati,anche noi,nell'acqua limpida di questo fiume di ricordi,chiusi veramente dentro al pugno delle mani che piano si apre,per scoprire che il passato non muore,ma ci appartiene davvero nell'illusione che tutto possa ancora cambiare,o ritornare.Forse lo stesso pensiero,lo stesso sentimento che ieri ha mosso le migliaia di giovani in tutto il Paese.Certo è che si ha come l'impressione che a questi giovani e a queste lotte manchi qualcosa che allora c'era e oggi non c'è piu',non la voglia,ma forse l'illusione di poter cambiare qualcosa di questo mondo che non va.

  2. (per la cronaca:oggi è veramente nevicato!)

    mah, chissà se è un ricorso storico…A me sembra una protesta di chi non ne può proprio più

    più che cercare di cambiare  è un tentativo di sopravvivenza, per non far andare le cose sempre peggio..
    (bello quello che hai scritto)

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