"MA PIAZZALE DEGLI EROI…?"

Nel 1997 frequentavo la quarta liceo scientifico, ero già ammiratrice del nostro Antonello e i professori quell’anno decisero di portarci in gita a Roma!Era la prima volta che visitavo la città eterna ed ero emozionatissima, sia perchè si trattava di Roma in sè, ma anche perchè si trattava della città cantata da Venditti. Insomma, Roma è rinomata e stupenda per la sua arte, ma io ho conosciuto la sua magia prima di vederla, attraverso le canzoni di Venditti!In primis Roma capoccia, con la sua arancia sui sette colli e la luna che se specchia dentro ar fontanone…e tutti gli occhi che le dicono QUANTO SEI BELLA!

Ricordo che a Roma arrivammo sotto una pioggia torrenziale che ci tenne compagnia per 4 giorni, fino al momento della partenza. Roma stavo uscendo da un periodo di siccità lungo 90 giorni…L’evento atmosferico tuttavia non ci demoralizzò perchè subito qualcuno cantò quanto sei bella roma quando pioveeee, e gli altri intonarono altri  versi della canzone. Ricordo ancora che mentre stavamo transitando per Orvieto, sentii alla radio, dalle cuffie del mio walkman, la canzone La cantina. Ho pensato che non era un caso sentire una canzone vendittiana così sconosciuta proprio in direzione di Roma.

Da adolescente sognatrice io speravo anche di poter incontrare, casualmente o no, proprio Venditti (tra l’altro, ad oggi,  ancora non l’ho conosciuto!)!Facevo molto affidamento su un mio amico di 7 anni più vecchio di me che si vantava di essere intelligente e sveglio e di saper risolvere ogni situazione. Quando gli parlai del mio desiderio di andare a vedere l’abitazione di Venditti, mi disse che ci avrebbe pensato  lui a trovare l’indirizzo e che me lo avrebbe detto e che magari recuperava anche un numero di telefono!Io non sarei stata così irrealista se non avessi avuto quel pirla a darmi spago. Comunque inevitabilmente le speranze si affievolirono man mano che i giorni di gita si consumavano, fino a spegnersi del tutto quando lo sportello del pulmann si chiuse per riportarci a Verona!

Quei giorni però sono stati molto belli, perchè finalmente conoscevo la Roma di Venditti. Finalmente vedevo la maestà der colosseo, la santità der cupolone. Credevo di aver visto il fontanone (pensavo che Venditti si riferisse alla fontana di Trevi!) E poi che altro?Il circo massimo, villa borghese,  il foro italico, piazza navona. Ascoltavo attentamente la guida quando ci illustrava i monumenti e a un certo punto le chiesi "mi scusi, ma piazzale degli eroi com’è?". Mi disse "mah… una piazza comune, ha solo una fontana ma di secondaria importanza". Aggiunse poi che ci saremmo passati davanti col pulmann durante il giro by night di Roma. E così la vidi, ma coi vetri appannati per la pioggia e di sfuggita. Non la colsi bene. Intanto ripensavo alla canzone…"Non non posso più passare per piazzale degli eroi…"

Ad ottobre dell’anno scorso ritornai a Roma per il concerto di Antonello al palalottomatica. Passeggiavo con Stefano per le vie di Roma e a un certo punto mi accorsi casualmente  che stavamo attraversando PIAZZALE DEGLI EROI. Esclamai a Stefano "ah..ma questo è PIAZZALE DEGLI EROI!!!!". E così casualmente mi ci ritrovai…8 anni dopo!

piazzale degli eroi

TRATTO DAL SITO DI STEFANO :questa piazza si trova nel quartiere Prati , un quartiere intorno a San Pietro e storicamente di destra, in questa canzone a differenza di "Campo de fiori" viene dipinto un clima di ricca borghesia che fa dire ad  Antonello "troppi pochi soldi in tasca per poter spiare voi" ed ancora "troppe scritte nere, nere sui muri"(ovviamente il nero è riferito al colore politico, ancora oggi a Roma il quartiere ha un pò questa connotazione ed è facile trovare scritte di estrema destra e movimenti di quel tipo. Oggi le cose si sono comunque rimescolate.

PIAZZALE DEGLI EROI (1974)

No, non voglio più passare per Piazzale degli Eroi,
troppo pochi soldi in tasca
per poter spiare voi,
e mia madre è chiusa dentro la lavatrice
e mio padre è chiuso nel suo ufficio
e gli amici tutti nella zona B.
Mi hanno scritto
mi hanno scritto
stanotte hanno fatto un altro muro
e dietro l’altro muro un altro muro
e dietro l’altro muro un altro muro
io, no, non posso più passare per Piazzale degli Eroi.
La zona A può andare avanti stasera,
la zona B può andare indietro,
la zona C può andare in alto,
la zona D può andare solo sotto terra.
No, non voglio più passare per Piazzale degli Eroi.
E il presidente che fa?
col 130 dopo aver aperto ospedali e scuole materne
lui si rivolge al pubblico dicendo:
figlioli, fratelli, compagni, defunti
no, non voglio più passare per Piazzale degli Eroi,
troppe scritte nere sui muri

Una risposta a “”

  1. e pure oggi sono passato per piazzale degli eroi…..NO NON VOGLIO PIU’ PASSARE PER PIAZZALE DEGLI EROI, TROPPE SCRITTE NERE NERE SUI MURIIIIIIIIIIIIIII

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