MODENA E LA POTENZA DELLE CANZONI

Le canzoni non sono tutte uguali. Alcune sono dei colpi diretti dritti al cuore, irrompono nell’anima e scatenano emozioni, smuovono sentimenti impolverati e creano un turbinio vorticoso fatto di pensieri, ricordi, inquietudini e speranze. Una di queste canzoni per me è Modena. Modena è la nostalgia. Nostalgia di cose vissute o spesso mai provate. Modena è voglia di andare via….Modena è quello che non si riesce a spiegare, è rabbia e speranza, affetto e solitudine, malinconia pura. Modena è il sax che riesce a far parlare l’anima, che prima  piange e poi urla ma mai si piega. Modena è una canzone di amarezza politica, ma per me ha sempre avuto altri significati, così come Dolce Enrico. Dicevo, la potenza delle canzoni. Le canzoni vere arrivano indipendentemente dal loro significato originale, arrivano perchè in quelle note c’è qualcosa di più assoluto delle parole accompagnate, in quella voce c’è qualcosa di poco contingente, c’è molto di antico e inspiegabile che appartiene anche a noi. E con quella voce lo ritroviamo. Modena è fantastica. Ricordo di un concerto nel 1996, in un piccolo stadio comunale in provincia di Vicenza. Venditti suonò Modena, ai più sconosciuta. Rimasero quasi tutti zitti durante l’esecuzione. Tanti ascoltatori occasionali, pochi ammiratori, pubblico abbastanza freddo. Alla fine, quando anche l’ultimo sospiro di sax si  esaurì, ci fu qualche secondo di silenzio e poi, la standing ovation. Potenza delle canzoni.

MODENA

Con le nostre famose facce idiote, eccoci qui.
Con i nostri sorrisi tristi, a parlarci ancora di noi
e non c’è niente da scoprire, niente da salvare
nelle nostre parole.
Ricordi, libri da buttare, frasi da imputare
di due bandiere dritte in faccia al sole.
Ma cos’è questa nuova paura che ho?
Ma cos’è questa voglia di uscire, andare via?
Ma cos’è questo strano rumore di piazza lontana,
sarà forse tenerezza o un dubbio che rimane?
Ma siamo qui, a Modena,
io resto qui a guardarti negli occhi, lo sai.
E non c’è tempo per cambiare,
tempo per scoprire un nuova illusione.
La nostra vita è Coca-Cola, fredda nella gola
di un padre troppo tempo amato.
Quanto valeva, aver parlato già da allora,
quando tutto era da fare e tu non eri importante.
Ma siamo qui, a Modena,
io resto qui, con un bicchiere vuoto nella mano.
E non c’è tempo per scoprire,
tempo per cambiare cosa abbiamo sbagliato.
La nostra vita è Coca-Cola, fredda nella gola
di un ordine che non abbiamo mai voluto.
Ma cos’è questa nuova paura che ho?
Ma cos’è questa voglia di uscire , andare via?
Ma cos’è questo strano rumore di piazza lontana?
Un nuova tenerezza o un dubbio che rimane.

3 Risposte a “”

  1. Passavo per pubblicizzare l’iniziativa dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) che in questo weekend (SABATO 14 e DOMENICA 15 OTTOBRE) sosterrĂ  in 3000 piazze italiane l’iniziativa:

    UNA MELA PER LA VITA.

    Ricordati di acquistare un sacchetto di mele e se puoi pubblicizza anche tu l’iniziativa.

    Grazie mille!

  2. io ancora adesso mi commuovo ogni volta che mi capita di ascoltarla e’ vero ha una potenza evocativa impressionante e il bello e’ che non capisci mai esattamente cosa smuove dentro,complimeni per il blog

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