C’è un cuore che batte nel cuore

C’è una canzone di Venditti che per me ha una data e un’associazione precise. La data è quella del 25 maggio 1992, giorno in cui l’ho ascoltata per la prima volta (in occasione  del mio primo concerto vendittiano) e in cui me ne sono innamorata. L’associazione è con la primavera, rappresentata oserei dire quasi onomatopeicamente e non solo per il testo! Sì, la canzone è proprio C’è un cuore che batte nel cuore, contenuta nell’album Venditti e segreti del 1986. Mi piace l’immagine di Venditti che esce e passeggia per le strade della sua  Roma, città "culla" che accoglie i suoi pensieri e quelli di altri uomini che come lui vivono e soffrono. Quando il cantante si accorge di questo  fiume di gente, il dolore sembra quasi diventare unisono, per una sorta di solidarietà umana, in realtà la sofferenza personale è troppo grande per concedere spazio e attenzione a quella degli altri,  e la concentrazione torna su se stessi, sull’invocazione dell’amore perso. L’unica soluzione per "guarire il cuore" è riottenere quell’amore forse ormai così lontano da essere irraggiungibile. Nella canzone lo spettro di tale perdita parrebbe lasciare spazio solo a un crogiolarsi nella sofferenza e nel ricordo, tuttavia appare forte una volontà di non piegarsi e di credere nell’Amore universale per sè e per tutti.

Ogni frase di questa canzone mi colpisce e mi piace. Trovo che sia un’immagine musicale al contempo semplice e complessa. In pochi passi ci fa calare nella situazione e nello stato d’animo del cantautore, in un crescendo di pathos testuale e musicale che ben ci fa capire le ferite del cuore. Allo stesso modo il finale lascia una speranza forse un po’ illusoria ma che acquista senso solo se alimentata dalla volontà di ognuno.

Io esco di casa ed è gia mattino. Penso che la scelta della mattina non sia casuale, immagino un’uscita poco prima dell’alba col pensiero di LEI e a un tratto il calore e la luce del sole del mattino distraggono, già si è fatto giorno e si nota che Villa borghese è ancora un giardino. Bello lo stupore per lo spettacolo della primavera che ogni anno si rinnova in questo posto stupendo.C’è un fiume che passa nel cuore di Roma mi fermo sul ponte ed io ti amo ancora. Molto poetica questa immagine che quasi unisce l’amore per Roma all’amore per la donna. Non a caso Venditti usa la parola "cuore", per indicare il centro della sua amata città. E poi arriva il contrasto, in contrapposizione al calore e alla bellezza del contesto c’è una realtà viva fatta di sofferenze e di difficoltà: C’è rabbia al confine di questo quartiere se esci di casa la puoi respirare, c’è un fiume di gente nel cuore di Roma, che vive e che soffre ed io ti amo ancora. E lui ama ancora e forse a maggior ragione, in una vita fatta spesso di avversità "l’amore insegna agli uomini di non lasciarsi mai, di unire le nostre solitudini e non tradirsi mai". Poi arriva il momento topico della canzone, arriva lo sfogo, l’urlo disperato ma dolce. Amore mi manchi amore che fai in questo deserto almeno ci sei, cè un cuore che batte nel cuore di Roma che vive e che perde e io ti amo ancora. Nonostante la freddezza e l’indifferenza della gente, almeno LEI c’è e lui è lì per lei, con i suoi sbagli di uomo. E poi arriva il finale della canzone, che ci parla della primavera, dell’inverno ormai alle spalle ma la solitudine quella no, quella c’è ancora. C’è tuttavia una nota di speranza data da una Roma vestita a primavera e da una voglia di non buttarsi giù, di essere positivi, anche riflettendo sulla natura dell’uomo e sulla speranza di riscatto che ci può dare la fede a sostegno dell’inevitabile sofferenza che siamo portati a vivere. Ed è primavera l’oleandro e l’alloro, l’inverno è passato sei ancora da solo. C’è un cuore che batte nel cuore di ognuno io credo nel mondo io credo nel cielo.

Ed ecco il testo completo…

C’è UN CUORE CHE BATTE NEL CUORE

Io esco di casa ed è già mattino
e Villa Borghese è ancora un giardino
c’è un fiume che passa nel cuore di Roma
mi fermo sul ponte ed io ti amo ancora
C’è rabbia al confine di questo quartiere
se esci di casa la puoi respirare
c’è un fiume di gente nel cuore di Roma
che vive e che soffre ed io ti amo ancora
Amore mi manchi amore che fai
in questo deserto almeno ci sei
c’è un cuore che batte nel cuore di Roma
che vince e che perde ed io ti amo ancora
c’è un cuore che batte nel cuore di Roma
che vive e che soffre ed io ti amo ancora
Ed è primavera, l’oleandro e l’alloro
l’inverno è passato sei ancora da solo
c’è un cuore che batte nel cuore di ognuno
io credo nel mondo io credo nel cielo

10 Risposte a “”

  1. Bravissima, hai scritto sensazioni ed emozionI che ho provato e che provo ogni volta che ascolto questa meravigliosa canzone.

    Ciao Ivana57

  2. grazie per i complimenti, mi fa piacere ritrovarmi portavoce anche degli altri..D’altra parte quando una canzone è bella è facile parlarne!;-)

  3. Canzone straordinaria,uno degli incipit migliori di Venditti e della canzone d’autore italiana.In un concerto memorabile il 10 ottobre 1991 allo stadio Flaminio di Roma davanti a 50 mila persone, Antonello l’ha cantata in maniera memorabile,con la voce,col cuore e qualcos’altro che ora mi sfugge.In quel momento la canzone l’ho vissuta totalmente sulla mia pelle,e la incontro ancora,in certe mattine,nel cuore di Roma.E’ rimasta nell’aria da allora,da quella notte.

  4. Anch’io mi aggrego a tutti gli altri. Hai saputo davvero rendere al meglio ciò che questa canzone comunica alla fine a tutti… io poi ho, proprio per “c’è un cuore che batte” una passione particolare, perchè mi rievoca bellissimi ricordi strettamente associati a questa canzone… molto simile, come atmosfere e contenuti, e sempre sua (anche se la canta M. Zarrillo), è “Strade di Roma”… la conosci? Forse si rovina un po’ sul finale, ma nel complesso è davvero bella…

    Michele

  5. bravo,giusta anologia!certo che la conosco la canzone di zarillo..sarebbe curioso sentirla cantare da antonello…

  6. troppo bella questa canzone…non mi stanco mai di ascoltare le SUE canzoni…e giono dopo giorno…me ne innamoro sempre di più!grazie per l’invito…ma è per partecipare al blog???baci^^…stupendo qui!

  7. grazie grazie :-)appena adesso ti ho spedito l’invito per partecipare al blog (in realtà te ne ho spediti due di inviti..ma il primo era sbagliato…)

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