RICORDI SBIADITI: NEL LONTANO 1975….
Riporto qui l’e-mail di un lettore che chiede una curiosità…
1975 Tour "Lilly"
1976 Concerti con Saro Liotta
30-11 Milano – Palalido 2-2 Caltanissetta – Supercinema 3-2 Palermo – Teatro Biondo Stabile 4-2 Siracusa – Teatro Verga 5-6-7-8/2 Milano – Teatro Quartiere Quarto Oggiaro 10-2 Savona Teatro Astor
11-2 Genova-Nervi Teatro Ambra 12-2 Genova-Sestri Teatro Roma 13-2 Bordighera 17-2 Cucciago(Como)-Palasport Pianella
A presto, Renato Bartolini
11-5 Roma Teatro Trianon – Registrazione Live LP " Domenica Musica "(con "Maida Vale"-Stradaperta e Compagno di Scuola)
6-12 Padova-Palasport
9-12 Reggio Emilia-Palasport
10-12 Torino-Palasport
11-12 Milano-Palalido
12-12 Pesaro-Palasport
15-12 Genova-Teatro Genova (pomeriggio)
15-12 Genova-Teatro Genova (sera)
16-12 Brescia-Palasport
17-12 La Spezia-Teatro Monteverdi
18-12 Novara-Palasport
19-12 Varese-Palasport
? Crema (Cr)
? Trento
SARO LIOTTA
Musicista eclettico, eccelso chitarrista, particolarmente interessante anche da un punto di vista tecnico, Saro Liotta, nato a Palermo, comincia suo viaggio musicale in India, studiando il sitar con Apurba Choudury e decidendo poi di suonare per il mondo. La sua opera è revalentemente acustica e strumentale e il suo modo di rapportarsi alla chitarra ricorda per alcuni aspetti il più canonico Riccardo Zappa. Ma se ne discosta per una maggiore "etnicità" anche per l’utilizzo di strumenti indiani come sitar e simili che rendono la musica di Saro Liotta particolarmente affascinante. Le sue melodie riflettono una moltitudine di linguaggi musicali trascendendo luoghi e tempi. Liotta ha inciso diversi album. Vanno ricordati soprattutto i primi – straordinari! – totalmente strumentali (chitarra acustica, basso, percussioni); ad esempio L’attesa piccolo gioiello della nostrana cultura musicale. Ha anche composto temi musicali per documentari per conto dell’ONU, film, opere teatrali e balletti. L’ultimo suo album 蠩ntitolato Tales for faraway friends.
e tutto è bene quel che finisce bene…:-)
Savona 10/21976,io c’ero,avevo otto anni.
come hai fatto a capitare qui? grazie per il tuo commento in questo blog ormai abbandonato.
Marta